



Dal promontorio japigeo si ammira, in tutta la sua bellezza, la marina di Leuca scelta dalle nobili famiglie del Salento come dimora estiva dalla metà dell’800. Ecco la descrizione che ne fa il cav. Arditi nel suo libro La Leuca Salentina.
“…Qui in Leuca la limpidezza del cielo, l’aria pura e saluberrima, la successione dei fenomeni atmosferici e metereologici, i venti che scuotono e sollevano i profumi delle piante aromatiche, rendono la dimora quanto utile e altrettanto lieta e piacevole.”
Le splendide ville sono un affascinante itinerario, un’esplosione di stili, dallo ionico al francese, dal moresco al cinese. Gli interventi di ristrutturazione degli ultimi anni le hanno portate al loro iniziale splendore.
Per chi ama la storia antica, Leuca, offre mille spunti di approfondimento.
Le origini, come spesso accade, sono avvolte nel mistero, tra suggestive leggende ed ipotesi. Esistono, nella libreria e nella biblioteca della Basilica, interessanti pubblicazioni che vi possono guidare in un percorso che inizia dalla preistoria.
Su punta Ristola, tra costruzioni che ci ricordano la prima e la seconda guerra mondiale, si trova la grotta del Diavolo lunga 40 metri, di grande interesse paleontologico. A poche decine di metri è ubicata la grotta Porcinara ricca di iscrizioni greche e latine. L’itinerario tra le grotte può proseguire via mare. Tra la costa alta a strapiombo del mar Adriatico, si possono ammirare le grotte Cazzafri, Verdoselle, Terradico, Porrano, Grandosecchia, Ortocupo, delle Ciole, per citare le più importanti.
Sul versante ionico la costa è più facilmente accessibile, ma per visitare le grotte occorre anche in questo caso noleggiare una imbarcazione o aggregarsi alle numerose escursioni che partono ogni giorno dal porto. Da segnalare la grotta del Cerchio, del Bambino, del Presepe, Tre Porte, dei Giganti, della Stalla e del Drago.