Indirizzo di saluto del Vescovo di Ugento

Mons. Vito De Grisantis

Beatissimo Padre, è con grande commozione e immensa gioia che a nome della Chiesa di Dio che è in Ugento-S.Maria di Leuca e di tutto il Sud Salento rivolgo il mio devoto, affettuoso saluto.

La tradizione del nostro popolo tramandata da secoli anche se non documentata storicamente fa risalire l’evangelizzazione della nostra terra all’Apostolo Pietro proveniente dall’Oriente e approdato su queste coste. Ma indipendentemente dalla fondatezza storica, riveste un grande significato il fatto che la nostra gente intende con ciò far risalire la propria fede alla predicazione di Pietro. Manifesta quanto sia radicato nel nostro popolo l’attaccamento a Pietro, come garanzia di fede autentica e sicura perché fondata sulla roccia.

Forti di questa tradizione, noi oggi rinnoviamo a Lei, Santo Padre, come successore di Pietro il nostro immenso, profondo, filiale affetto e la nostra assoluta fedeltà.

E come nei primi secoli la fede cristiana dei nostri padri, attinta all’insegnamento di Pietro, ha affrontato e abbattuto qui il paganesimo rappresentato dal tempio alla Dea Minerva, che si ergeva maestoso su questa punta di terra, sostituendolo con un Santuario dedicato alla Vergine Maria, stella del mare e stella della evangelizzazione, così oggi la nostra fede, purificata dalle scorie di una religiosità puramente esteriore e resa sempre più adulta e pensata, saprà affrontare la sfida del secolarismo e del relativismo dottrinale ed etico attingendo, Santo Padre, al suo magistero di successore di Pietro, limpido, semplice e profondo insieme, fedele al Vangelo e ai segni dei tempi.

La Sua visita a questo antico Santuario che guarda ad Oriente, dedicato alla Vergine Maria “de finibus terrae”, che il servo di Dio Don Tonino Bello chiamava “Donna di frontiera” tesa non a separare, ma a congiungere mondi diversi, e si pone come ponte tra Oriente ed Occidente, richiama e manifesta la vocazione della nostra terra ad essere terra di comunione tra tutti i credenti in Cristo e terra di incontro e di dialogo con tutti i popoli del Mediterraneo, spronando tutti noi ad intensificare sia la preghiera e l’impegno ecumenico, che lei Santo Padre ha posto come prioritario fin dall’inizio del suo ministero petrino, il dialogo tra culture e religioni da Lei tanto incoraggiato.

La Sua vista, Santo Padre, vuole essere, ancora, un segno di attenzione al nostro Sud Salento, punta estrema d’Italia che ha bisogno di un ulteriore e più rapido sviluppo sociale, civile ed economico a vantaggio in particolare delle famiglie e dei giovani per i quali il problema della disoccupazione diventa sempre più drammatico. Attendiamo un Suo incoraggiamento a tutte le istituzioni nazionali e locali e a tutti i credenti impegnati nel sociale perché accentuino la loro fattiva attenzione alla nostra gente e ai suoi problemi e si adoperino, in spirito di generosa collaborazione, per la loro urgente soluzione.

Una particolare benedizione chiedo a Vostra Santità per tutti noi, per tutto il Salento, in particolare per gli ammalati e per l’Ospedale Card. Panico delle Suore Marcelline che nei prossimi mesi inaugurerà un grande Hospice per l’assistenza e la cura fisica e spirituale dei malati terminali e le loro famiglie, una struttura che insieme al Centro di riabilitazione e permanenza di disabili dei Padri Trinitari e a tante altre strutture presenti in Diocesi, manifesta l’amore della nostra Chiesa alla vita in ogni situazione e fino all’ultimo istante dell’esistenza, come Vostra Santità ha spesso richiamato.

Ci uniamo ora a Lei con profonda fede nella celebrazione eucaristica in onore della Vergine Maria, de finibus terrae, stella del mare e stella di speranza e con sentimenti di immenso affetto a nome di tutta la nostra gente, portandoLe l’abbraccio filiale di tutti e di ciascuno, Le diciamo con tutto il cuore: Le vogliamo un mondo di bene Santità!